In una serata di Agosto 2011, durante una sessione osservativa in cui ero impegnato a misurare angolo di posizione e separazione di alcune doppie del catalogo di W. Struve, mi ha incuriosito una bella stella multipla denominata STF 2590, nella costellazione dell'Aquila, ad un paio di gradi a nord di Altair e nelle immediate vicinanze della Omicron AQL.
Quella sera, operavo con uno Schmidt-Cassegrain da 8 pollici su CG5 e CCD DMK 21AU monocromatica con filtro IR/UV Cut.
Come per ogni doppia da me misurata, e anche per questa, dopo aver acquisito le immagini controllo sempre i dati sia sul Washington Double Star Catalog che sul Journal of Double Star Observations.
Durante la consultazione dei dati astrometrici, dunque, ho notato che Struve 2590 (WDS:19523+1021) aveva quattro componenti (A, B, C e D, con misurazioni astrometriche risalenti al 2000 e al 2007), ma le immagini CCD hanno evidenziato una stella (componente E) di magnitudine 13,5 e nelle vicinanze alla componente B, non presente nel Washington Double Star Catalog.
Da qui, è nata l'idea di mandare un articolo al Journal of Double Star Observations, che con immenso piacere ha reso pubblico nel Volume 8, Numero 1 del primo Gennaio 2012.
Errata:
C'è solo da correggere un dato (già comunicato al JDSO e in attesa di modifiche) in "Methods", dove l'esatto valore è "19521526+1021199" e non "12521526+1021199".
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